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Confermato fino al 30 giugno l’utilizzo del Protocollo, del 6 aprile, per il contrasto e il contenimento della diffusione del Covid-19 negli ambienti di lavoro. Nel settore privato, in tutti i casi di condivisione degli spazi lavorativi, al chiuso o all’aperto, è obbligatorio l’uso delle mascherine chirurgiche o di dispositivi di protezione individuale di livello superiore. Tale uso non è necessario nel caso di attività svolte in condizioni di isolamento. E’ quanto deciso, il 4 maggio, nella riunione tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il Ministero della Salute, il Ministero dello Sviluppo Economico, l’INAIL e tutte le parti sociali.

Va ricordato inoltre come nel pubblico impiego l’utilizzo dei DPI è stato disciplinato con specifica circolare n. 1/2022 del Ministro della Pubblica Amministrazione, in base alla quale l’utilizzo dei dispositivi individuali di protezione delle vie respiratorie è stato raccomandato, senza però obbligo, nei luoghi al chiuso pubblici o aperti al pubblico.

L’uso delle mascherine FFP2 è raccomandato, in particolare, per il personale a contatto con il pubblico sprovvisto di idonee barriere protettive, per chi è in fila a mensa o in altri spazi comuni, per chi condivide la stanza con personale “fragile”, negli ascensori e nei casi in cui gli spazi non possano escludere affollamenti.

Si prevede ancora che l’accesso agli spazi comuni, comprese le mense aziendali, le aree fumatori e gli spogliatoi sia contingentato e che venga garantita la sanificazione periodica e la pulizia giornaliera, con appositi detergenti, dei locali mensa e delle tastiere dei distributori di bevande e snack.

Prima del 30 giugno è previsto comunque un nuovo giro di tavolo, un nuovo check, per una ulteriore valutazione che tenga conto dell’evoluzione della pandemia e di sempre possibili ricadute nel prossimo autunno.

Va ricordato infine come il Protocollo si focalizzi sulla prosecuzione delle attività produttive soltanto in presenza di condizioni che assicurino alle persone che lavorano adeguati livelli di protezione ritenendo come obiettivo prioritario coniugare la continuità delle attività produttive con la garanzia di condizioni di salubrità e sicurezza degli ambienti di lavoro e delle modalità lavorative.