Uno degli aspetti maggiormente ostici nella programmazione di corsi per la sicurezza nelle aziende è dare evidenza del significato profondo della sicurezza in ambito lavorativo: il valore dell’uomo.
Il nostro ordinamento ha reso cogente, obbligatoria, la formazione dei lavoratori in ambito sicurezza. Sembra quindi un paradosso che si siano dovuti rendere obbligatori dei momenti di informazione e formazione dei lavoratori riguardo le procedure ottimali per prevenire incidenti e malattie professionali. I motivi di questa obbligatorietà sono dovuti a due principali fattori:
- si considera come “perso”, in molti casi sia da parte dei lavoratori che da parte dei datori di lavoro, il tempo dedicato alla formazione per la sicurezza, ciò dovuto al fatto che spesso la formazione dei lavoratori viene erogata in modo astratto, non calato nella realtà lavorativa, e in modo troppo scolastico, utilizzando metodologie obsolete che non aiutano i lavoratori a vedere nelle informazioni ricevute un oggettivo riscontro nelle loro attività lavorative
- troppo spesso, nelle attività lavorative, l’abitudine annulla la consapevolezza di ciò che si sta facendo e dei pericoli insiti in ciò che si sta facendo, creando situazioni potenzialmente pericolose, anche gravi o mortali.
Possiamo quindi affermare che il raggiungimento della migliore situazione di sicurezza passa attraverso la consapevolezza delle proprie azioni, del luogo ove queste vengono svolte, del rischio causa/effetto.
L’atto formativo, quindi, deve principalmente fare leva sulla coscienza e conoscenza dei procedimenti produttivi, delle macchine e delle attrezzature in uso in azienda, dei possibili pericoli evidenti e occulti e delle azioni necessarie alla loro prevenzione, e soprattutto sulla consapevolezza che è sempre il lavoratore al centro dell’atto produttivo e che deve essere il lavoratore il principale obiettivo di tutte le procedure di sicurezza attuate in azienda, a tutela della sua salute e della sua vita.
Educare il lavoratore alla sicurezza significa dunque condurlo lungo un percorso che lo porti alla piena presa di coscienza del proprio valore, in azienda, come individuo e portarlo alla consapevolezza che la propria sicurezza è un bene primario per sé stesso prima che dell’azienda per la quale lavora.
In questo modo la formazione cogente dei lavoratori assume un significato profondo, che va oltre il semplice assolvere ad un dovere normativo: diventa il luogo dove tutti, lavoratori e datori di lavoro, prendono maggiore consapevolezza delle proprie azioni e del valore che queste hanno per il buon funzionamento dell’azienda e per la tutela della propria salute.
S5 Srl consulenza integrata sviluppa, avvalendosi di professionisti di comprovata capacità, percorsi formativi studiati ad hoc per ogni tipologia di azienda, tenendo sempre al centro il beneficiario principale dell’atto formativo: l’uomo.