Descrizione
La visione è lo strumento che abbiamo a disposizione per dipingere la realtà ed il mondo intorno a noi. Partendo da una scrittura interiore fondata su conoscenze e presunzioni, la visione si lega indissolubilmente ad un filo immaginifico che si origina da una funzionalità fisica – la vista – ed arriva alla parte più profonda dell’aspettativa interiore, dove si radica per germogliare come albero della realtà; una realtà non assoluta, ma assolutamente unica per l’aspettativa personale contestualizzata e temporizzata in uno spazio senza tempo, legato al passato e proiettato all’infinito. La storia, il futuro, le proiezioni, altro non sono che aspettative che si generano come ombre alla base dell’albero della realtà che coltiviamo nel nostro profondo. Il nostro albero della realtà affonda le radici in una virtualità dell’immagine legata ad asincronie della ricezione: la sua dimensione di “archivio mnestico”: l’immagine-archivio. L’immagine è dunque portatrice di memoria individuale e collettiva, palesandosi nel presente e assorbendo linfa storica dal passato, un passato-filtrato, edulcorato, adattato, mitizzato, adattato e scritto in un silenzio interiore. Un’analisi di opere d’arte, legate all’aspetto della comunicazione creeranno l’icona del percorso proposto.